Il Family Day e le persone di cui bisogna avere davvero paura

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Come forse avrete letto se mi seguite sui social network, in questi giorni sono stato bombardato da video e messaggi contro “L’ideologia gender che sta entrando nelle scuole“, in vista del Family Day che si è tenuto ieri. Una campagna “dal basso” che assomiglia a una vera e propria caccia alle streghe fondata sul nulla; o, meglio, sull’ignoranza e la pigrizia delle persone.

Vi copio-incollo, per dovere di cronaca, il più frequente di questi messaggi. Cercate di resistere fino alla fine, perché poi vorrei fare qualche riflessione assieme a voi.

Giro anche a te un estratto del ddl Fedeli con cui il governo intende iniziare a diffondere l’educazione di genere dal prossimo settembre. Purtroppo non si tratta di esagerazioni da invasati ma della realtà … Se riuscite diffondete anche voi!

Prima di cestinare ti invito a leggere questo messaggio per il bene dei tuoi bimbi e della tua famiglia. Tengo a precisare che non voglio scandalizzare nessuno ma piuttosto informare su una proposta di legge che, se non ci muoviamo, diventa in brevissimo tempo legge e noi questo non lo possiamo permettere!!!

NO. NON E’ OMOFOBIA.

E’ qualcosa che sta alla base dell’umanità, a prescindere dalla tua religione, a prescindere dalla tua cultura,a prescindere dal tuo orientamento sessuale :

GIU’ LE MANI DAI NOSTRI BAMBINI.

Il nostro stato vuole approvare la teoria del gender (che tradotto dall’inglese vuol dire genere). Sai cos’è? Questa teoria sostiene, senza termini difficili ne ulteriori giri di parole, la non-esistenza di una differenza biologica tra UOMINI E DONNE, che detto così potrebbe sembrare quasi una cosa bella e soprattutto giusta. Purtroppo non è così.
In questi giorni ” i piani alti ” vogliono approvare una legge che prevede l’inizio da SETTEMBRE 2015 dei corsi gender nelle scuole dei nostri bambini.

Cosa prevede un corso gender?

Da 0 a 4 anni:
-masturbazione infantile precoce

Da 4 a 6 anni:
-masturbazione
-il mio corpo appartiene a me
-la consapevolezza dei propri diritti sessuali

Da 6 a 9 anni:
-masturbazione e autostimolazione
-rapporti sessuali
-diversi metodi di contraccettivi
-scelte alternative per evitare la gravidanza
-l’abuso

Da 9 a 12 anni:
-masturbazione-eiaculazione (dimensione del pene-seno-vulva)
-utilizzo dei preservativib b
-piacere, masturbazione, orgasmo
-la prima esperienza sessuale
-amore con il partner dello stesso sesso
-la sessualità come benessere e salute

Da 12 a 15 anni:
-riconoscere i segni della gravidanza;
-leggi per il consenso dei rapporti sessuali
-bambini su misura

Da 15 anni:
-diritto di aborto
-pornografia

Materiale didattico : opuscoli, giochi, video e tanto altro.

Tu manderesti TUO FIGLIO in una scuola del genere?
In Germania si è già diffusa questa ideologia. In Italia a Roma e Torino due scuole hanno iniziato questi corsi.

Proteggi chi confida in TE. Non togliamo ai nostri piccoli la loro LIBERTA’ solo perchè questi corsi, CHE RICEVONO MOLTI FINANZIAMENTI, sono mossi da gente che per avere più soldi è disposta a vendersi l’anima.

La loro astuzia sta nel non “informarci”(di questo argomento radio,televisione ecc non ne parlano quasi mai), e soprattutto nell’avere sempre la scusa dell’omofobia per attaccarci.
C’è ben poco da essere omofobi, i bambini a quell’età non hanno alcuna malizia nè verso il sesso opposto nè verso lo stesso sesso,perchè pieni di ingenuità. La stessa ingenuità che li distingue dagli adulti, e che caratterizza la loro infanzia.
Perchè privarli di ciò??

” I potenti ” giocano sporco,e nel silenzio stanno introducendo tutto questo in maniera subdola, non chiedendo il nostro parere.
E’ giunto il momento di far sentire la nostra voce.

Come?

-inizia con il DIFFONDI la notizia a chi ti sta intorno,perchè moltissimi NON sanno nulla;
-il 20 giugno a Roma ci sarà una grande MANIFESTAZIONE per far sentire il nostro parere anche se nessuno ce l’ha chiesto;
– firma la PETIZIONE ONLINE http://www.citizengo.org/it/14837-una-sana-educazione-alla-sessualita?m=5&tcid=13310637]

Smascherare questa bufala è abbastanza facile: basta aprire il web, digitare “ddl Fedeli” e andarsi a leggere il testo del disegno di legge, reperibile sia sul sito del Ministero del Lavoro che su quello del Partito Democratico (lo trovate ad esempio qui, e non è nemmeno troppo lungo da leggere). È vero, se lo cercate su Google questi risultati vi arrivano annacquati all’interno di una serie di altri siti “Pro-vita” che riportano più o meno quello che c’era scritto nei messaggi che mi sono arrivati. Ma, per capire se davvero c’è qualcuno “ai piani alti” che vuole insegnare ai nostri figli come ci si masturba a 4 anni, forse bisogna prima leggere cosa dice questo disegno di legge andando alla fonte. Mi pare una banalissima pratica che qualsiasi persona istruita dovrebbe sempre mettere in pratica.

Ebbene, il disegno di legge non dice ovviamente nulla di quello che c’è scritto in quel messaggio che mi è stato riportato su Whatsapp. Non solo non dice nulla di tutto ciò: non parla nemmeno dello stesso argomento. Non è che le associazioni del family day l’abbiano interpretato male o ne abbiano forzato l’interpretazione; tutt’altro. Perché il ddl non si occupa di omofobia o gay, di educazione sessuale o che altro.

Basta leggere il testo, infatti, e avere un quoziente intellettivo minimo per rendersi conto che la parola “genere”, lì, non è usata per parlare di sessualità, ma di genere maschile e femminile: scritto da una ex sindacalista e femminista, il ddl chiede solo che nei libri di testo delle elementari non ci sia sempre la donna che fa la massaia e l’uomo che lavora, ma che nelle frasette di grammatica o nei problemi di matematica ci sia ogni tanto anche qualche donna che fa l’ingegnere, o l’avvocato, o il medico, o l’astronauta. Chiede che la storia della letteratura, dell’arte e della filosofia non parlino sempre e solo di uomini, ma ogni tanto anche di qualche donna. È un ddl contro gli stereotipi sulle donne, un ddl sulle pari opportunità: vuole garantire che i bambini e le bambine crescano capendo che anche una donna può studiare e affermarsi nel mondo del lavoro.

Niente masturbazione. Non c’è nemmeno un benché minimo accenno a qualcosa di anche solo vagamente sessuale. Niente rapporti sessuali. Niente contraccettivi. Niente.

Ora, due cose a mio parere sono preoccupanti.
1) Che ci sia qualcuno talmente incurante della verità da mettere in giro queste fandonie e insistere perché si diffondano esponenzialmente. Se Dio è verità, come dice la teologia, e se, come diceva Sant’Agostino, quando diciamo la verità noi incontriamo Dio, questa gente dovrebbe essere maledetta.
2) Che ci sia qualcuno talmente imbecille da crederci e da propagare queste scemenze. Masturbazione infantile insegnata all’asilo nido? Ma se non sanno nemmeno parlare? Diritti sessuali tra i 4 e i 6 anni? Ma se non sanno nemmeno cos’è, un diritto? Rapporti sessuali tra i 6 e i 9 anni? Ma cos’ha nella testa questa gente? Cos’ha nella testa? Come può credere a scemenze del genere? Come può? Come può credere che a scuola ci sia una maestra che si mette a spiegare cose del genere? Come può credere che ci sia qualcuno che vuole imporre cose del genere a scuola?

Io sono seriamente preoccupato. Perché questa gente va a votare, si riunisce nelle piazze, manda messaggi via Whatsapp, fa proselitismo. Ed è gente malata. Ma seriamente malata. È gente che ha perso il contatto con la realtà. Altroché scie chimiche: le scie chimiche, in confronto, sono innocue. Uno che crede alle scie chimiche potrebbe anche non fare del male a nessuno; ma qui c’è gente che semina il panico verso la scuola, che dice che i nostri figli verranno sostanzialmente stuprati dalle maestre a cui li affidiamo, e soprattutto che afferma che dietro a tutto questo ci sia un grande complotto dei gay.

I gay, questo incredibile spauracchio. “Non è omofobia”, c’è scritto nel messaggio. E invece è proprio omofobia, la più cristallina forma di omofobia. È complottismo. Non è nulla di diverso da quando si parlava del complotto sionista per il dominio del mondo. Anzi, è forse anche peggio: perché allora qualche ebreo ricco c’era, e il Protocollo dei savi di Sion era un falso storico fabbricato ad arte; qui siamo di fronte invece alla completa eclissi della ragione e della verosimiglianza, qui non c’è nulla che possa dare spago a queste fobie. I gay non riescono neppure a sposarsi: come possono governare la scuola italiana? Finiscono a volte per suicidarsi, da quanto vengono umiliati: come si può pensare che tramino alle spalle della famiglia?

Una volta i comunisti mangiavano i bambini. Ora i gay insegnano loro a masturbarsi. Insomma, non abbiamo fatto molti passi avanti dal punto di vista delle bugie politiche e della capacità di informarsi, in settant’anni di storia repubblicana.

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