I R.E.M.

Come i R.E.M. mi hanno insegnato a cosa serve la scuola

Qualche giorno fa ho pubblicato un tweet ispiratomi da mia figlia, o meglio da come mia figlia (di 8 anni) si stia avvicinando alle canzoni dei R.E.M., uno dei miei gruppi preferiti. Il tweet era questo: «Papà, perché i R.E.M. in una canzone cantano "Sono in Sardeeegna, sono in Sardeeegna"?» «I R.E.M.?» «Sì, quelli che […]

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I risultati del sondaggio

Com’è andato il sondaggione di fine anno su storia e filosofia

È un periodo, questo, in cui tutti fanno sondaggi. Si misura il gradimento del governo, le squadre favorite ai Mondiali, ma anche, nel nostro piccolo, noi a scuola cerchiamo di misurare qualcosa. Per dire, abbiamo chiuso ieri il Collegio Docenti coi risultati di un sondaggio effettuato tra gli alunni e i docenti sul rispettivo benessere

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Tra Spagna e Catalogna

Ma la questione catalana è un litigio tra fidanzati?

Secondo me, tutta la faccenda catalana assomiglia più a un litigio tra fidanzati adolescenti che alle grandi lotte ottocentesche. Una roba tipo questa. All’inizio lei dice: «Tu non mi lasci abbastanza libera, sei asfissiante». E lui: «Io? Ma se sei sempre lì che chatti con un sacco di maschi in una tua lingua sconosciuta!» Ma

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Il referendum in Catalogna

Perché sono arrabbiato con tutti, catalani e spagnoli (compresi Puigdemont, Rajoy

Al contrario di chi plaude a quello che sta accadendo a Barcellona, io sono molto preoccupato. Anzi, se fossi catalano sarei incazzatissimo con tutti. 1) Sarei infuriato con Puigdemont, uno che indice in quattro e quattr’otto un referendum senza quorum e vincolante, senza campagna elettorale e sicurezza nel voto, pieno di irregolarità, e in una

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Una scuola che funziona

Ricordare sì, ma proiettati in avanti (per una Giornata della Memoria diversa dal solito)

In questi giorni ho letto lamentele di tutti i tipi sulla scuola, ormai troppo “facile” e utile solo a creare gente che non pensa. E anche sui ragazzi di oggi, su cui scarichiamo tutti i mali del mondo, perché sarebbero pigri, incostanti, demotivati, teledipendenti, cellulardipendenti e così via. Le solite cose, insomma, che ogni generazione

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