Il bagnino di Eraclito

Il bagnino di EraclitoEraclito è uno dei filosofi più noti dell’antichità. Il suo Panta rei – anche se probabilmente non fu lui ad esprimerlo tramite questo motto – è uno dei concetti più celebri del mondo greco e tanta influenza ha avuto, nel corso dei secoli, anche su pensatori molto diversi dal filosofo di Efeso.

La tradizione, soprattutto per merito o colpa di Aristotele, lo ricorda come un filosofo oscuro e difficile da comprendere, ma chissà cosa ne pensavano i suoi contemporanei e concittadini… Ho provato a immaginare – per la rubrica che tengo ogni settimana sul blog del mio editore – come doveva vederlo il suo “bagnino di fiducia”. Ecco l’inizio del breve racconto e il link per leggere la storia completa.

 

Quello che i filosofi non dicono
(siamo così, dolcemente complicati)

Il bagnino di Eraclito

L’estate è la mia stagione preferita.

I ragazzi scendono al fiume e giocano con l’acqua, ritrovano la gioia di vivere dopo un inverno passato a studiare e allenarsi.

Anche gli adulti – magari con un po’ di timidezza – si spogliano e si tuffano, riscoprendo il piacere del contatto con la natura.

Sono scene molto belle, a cui io assisto dal mio sasso, controllando ogni momento e intervenendo se c’è da intervenire.

La città mi ha nominato “Guardiano del fiume”, che è un nome un po’ altisonante per dire che sostanzialmente faccio il bagnino. Al di là di tutto, è un lavoro che mi piace, e mi sembra di aver già chiarito perché.

[continua su Le Meraviglie]
Torna in alto