Masha e Orso
Pro
- Mette in risalto, con comicità, quanto siano insopportabili e pericolosi certi comportamenti
- Stimola l'amore per la natura e per il gioco
- Ha tempi comici degni dei prodotti per adulti
- È tecnicamente ineccepibile, soprattutto dalla seconda serie in poi
- Età di visione: dai 3 ai 99 anni
Contro
- Le puntate prodotte non sono molte: in TV si rischia di assistere ad infinite repliche
- A volte sono presenti riferimenti alla cultura e alla tradizione russa, non sempre comprensibili
Questa rubrica, che ormai porto avanti da qualche tempo, presenta generalmente “I migliori fumetti da far leggere ai propri figli” o “I migliori libri da far leggere ai propri figli” e così via; oggi però, parlando di cartoni animati, avrei potuto intitolarla “I migliori cartoni da far vedere ai propri figli e al proprio partner”, perché Masha e Orso, la serie di cui parlerò, ha il fantastico pregio di non piacere solo ai bambini ma – a quanto vedo in casa mia e non solo in casa mia – anche e soprattutto agli adulti.
Trasmessa dalla Rai – a volte sui suoi canali generalisti ma più spesso su Rai YoYo –, la serie è un prodotto russo che nell’ultimo anno ha guadagnato rapidamente consensi, facendo appassionare i bambini di mezza Italia e diventando protagonista anche di linee di giocattoli e di una serie di libri allegati al Corriere della Sera. Come vedremo, tutto questo ha una motivazione ben precisa: Masha e Orso è uno dei migliori cartoni per bambini dai 3 anni in su presenti oggi sul mercato.
Masha e Orso: cos’è
Masha e Orso è un cartone prodotto dallo studio russo Animaccord a partire dal 2009, e arrivato in Italia per la prima volta sul finire del 2011, anche se il vero successo nel nostro paese è databile tra il 2014 e il 2015. Protagonisti sono un orso che vive in una bella casetta nel bosco e una bambina, dall’età apparente di cinque anni, di nome Masha. Lui, come tutti gli animali del cartone, non è dotato di parola, ma per il resto è pienamente umano: ama dedicarsi ad alcuni passatempi (l’orto, gli scacchi, lo sport in TV), oltre ovviamente ad essere ghiotto di miele e, di tanto in tanto, sentire l’esigenza di andare in letargo; lei è invece la classica bambina terribile, che parla sempre troppo e che con i suoi giochi rovina la pace idilliaca dell’animale.
Attorno a loro gravitano vari personaggi secondari: c’è, da esempio, un coniglio piuttosto vigliacco che si ritrova spesso a rubare le carote coltivate da Orso, e che Masha infastidisce in vario modo; c’è un placido maiale, che la bambina utilizza a mo’ di bambolotto; ci sono due lupi che vivono all’interno di una vecchia ambulanza abbandonata, che dovrebbero spaventare gli abitanti del bosco ma che hanno invece – e giustamente – un terrore puro per le gesta di Masha; c’è un’orsa a cui il buon Orso fa la corte, perlopiù senza successo; ci sono infine alcuni vecchi amici di Orso che vengono di tanto in tanto a trovarlo, come la tigre con cui aveva lavorato quando era in un circo o un panda esperto di cucina cinese.
Le avventure sono quelle tipiche della slapstick comedy, giocate a volte sulla fantasia della bambina, a volte su strani esperimenti scientifici condotti da Orso, ma perlopiù sulla base della semplice interazione tra i personaggi. Ogni puntata dura circa 7 minuti e finora ne sono state realizzate una cinquantina.
Perché farlo vedere a dei bambini
I motivi per cui mi sento di consigliare questa serie sono molti: è pensata all’incirca per lo stesso target di pubblico di Peppa Pig, ma a differenza del cartone britannico qui c’è un reale amore per la fantasia, perché le situazioni di tutti i giorni sono gestite all’interno di un’atmosfera quasi favolistica ma allo stesso tempo umoristica, in cui non mancano insegnamenti morali ma a farla da padrone è decisamente il divertimento.
Il comportamento di Masha, simile per molti versi a quello di un normale bambino di cinque anni che non ha coscienza dei pericoli, è ampiamente stigmatizzato, ma è anche vero che pure un genitore non faticherà a riconoscersi nel tranquillo Orso, la cui serenità è messa costantemente a repentaglio da una bambina decisamente esagitata. Ciononostante, i due personaggi risultano entrambi molto simpatici (e legati tra loro) e non si prova quel senso di fastidio verso l’antipatico protagonista che emerge, a volte, altrove.
Inoltre la breve durata di ogni puntata è ben calibrata sulla soglia di attenzione dei più piccoli, che si gustano la storia seguendone il filo non troppo complicato e godendo dei momenti comici, disseminati al punto giusto.
Infine, soprattutto dopo le prime puntate in cui la fisionomia dei personaggi era ancora in parte in via di definizione, la resa grafica è spesso ottima, come in generale la qualità artistica del cartone animato.
Quali attenzioni bisogna avere
La serie è pensata per un target di bambini in età da scuola dell’infanzia, quindi non genera particolari problemi. Masha non è violenta, ma solo disubbidiente e un po’ pasticciona, e Orso da par suo è invece molto paziente. Ci sono, qua e là, alcuni elementi a cui non siamo molto abituati, figli di un sistema educativo (quello russo) ancora piuttosto diverso dal nostro – per dire: spesso Masha viene fatta stare in un angolo con la faccia rivolta verso il muro, in punizione, e in una puntata lei stessa tira addirittura fuori la cinghia per farsi punire, anche se Orso le chiede se è impazzita – però in generale la serie non presenta cose di cui preoccuparsi e neppure da spiegare ai bambini.
Da dove cominciare
Le puntate vengono trasmesse ogni giorno su Rai YoYo all’incirca ogni tre ore: attualmente gli orari – almeno nella programmazione infrasettimanale – sono 10:05, 13:15, 16:40, 19:10, 20:15 e 22:10. Chiaramente la messa in onda della Rai non è sempre coerente col reale ordine degli episodi, ma il problema non è gravoso perché comunque ogni puntata è scollegata dalle altre.
Da poco, ad ogni modo, sono arrivati in Italia pure due DVD con la raccolta dei primi 18 episodi ad un prezzo più che accessibile.