Una delle storielle che più spesso mi piace raccontare ai miei studenti, soprattutto quando si affrontano i temi che riguardano il metodo scientifico, è quella del tacchino induttivista creata dal grande filosofo Bertrand Russell.
Se siete curiosi, la storiella la trovate raccontata nel nuovo brano che ho scritto per il blog di Fazi “Le meraviglie“; un racconto in cui per una volta provo a mettermi dal punto di vista del povero tacchino.
Quello che i filosofi non dicono
(siamo così, dolcemente complicati)
Il tacchino di Bertrand Russell
C’è quella vecchia canzone italiana, non so se avete presente, quella che fa: «La gallina non è un animale intelligente…». Ecco, nessuno ha mai fatto una canzone per dire che i tacchini sono scemi, e non per caso: siamo invece altamente istruiti, noi tacchini, anche se a prima vista non si direbbe.
È perché voi ci vedete così, col nostro sguardo un po’ assente, che ci credete scemi. O perché notate che il nostro cranio è piuttosto piccolo se paragonato al vostro; be’, dovreste sapere che nel cervello, come in altre cose, non sono importanti le dimensioni, ma le proporzioni, e noi siamo dotati di un cervello che tutto sommato sta bene col nostro corpo.
[continua su Le Meraviglie]