Cosa: Manchester United – Arsenal.
Personaggi: io e il pupo.
PUPO: Papà, noi per chi tifiamo?
IO: Quelli blu, l’Arsenal. Di solito giocano con la maglia rossa, ma oggi sono rossi anche gli altri quindi per stavolta i nostri sono blu.
PUPO: E siamo forti?
IO: Insomma, stiamo perdendo.
PUPO: Ma perché tifi la squadra che perde?
IO: (con sguardo fiero e perso verso l’infinito) Capita di perdere, nella vita. Non per questo bisogna smettere di tifare per ciò in cui ci si riconosce.
PUPO: Ah, ok. (pausa) Ma i blu fanno anche falli.
IO: Vabbè, hai visto una piccola fase della partita. Anche i rossi li fanno, fidati di me. Ora va’ a giocare, va’.
Quando: sabato scorso, sera.
Dove: in TV.
Cosa: Juventus – Inter.
Personaggi: di nuovo io e il pupo.
PUPO: Papà, tu per chi tifi?
IO: Per quelli in bianconero. Si chiamano Juventus. E tu?
PUPO: Anche io, tifo per quelli che tifi tu.
IO: Bravo.
PUPO: Perché stanno facendo rivedere quel gol tutte quelle volte?
IO: Perché è in fuorigioco.
PUPO: Cosa vuol dire?
IO: È un gol che non è valido.
PUPO: E l’abbiamo fatto noi?
IO: Sì, ma non l’abbiamo fatto apposta.
PUPO: E perché c’è scritto “1-0”?
IO: Perché stiamo vincendo uno a zero.
PUPO: Abbiamo fatto un altro gol?
IO: No, siamo uno a zero e quell’uno è il gol che hanno fatto vedere.
PUPO: Ma se hai detto che non vale…
IO: Non doveva essere valido, però ce l’hanno dato lo stesso.
PUPO: E perché?
IO: Perché l’arbitro, quello col fischietto, non si è accorto che non era valido.
PUPO: Non gliel’hanno detto quelli della tv?
IO: No. Quelli della tv non possono parlare con l’arbitro.
PUPO: E perché?
IO: Perché… perché l’arbitro deve poter sbagliare liberamente.
PUPO: Mi sembra un po’ stupidino.
IO: Diglielo a Blatter.
PUPO: A chi?
IO: Fa niente.
PUPO: Non ho capito, papà: a chi devo dirlo?
IO: A nessuno, pupo, tranquillo.
PUPO: Devo dirlo alla maestra?
IO: No, amore, a nessuno. Guarda la partita.
(Passa qualche minuto. L’Inter ottiene il rigore e segna)
PUPO: Papà, ma quello ha fatto fallo.
IO: Sì, sembra di sì.
PUPO: Ma è uno della tua squadra, uno bianco e nero.
IO: Già. Succede.
PUPO: Perché adesso gli fanno fare un tiro agli altri?
IO: Si chiama “rigore”. Quando fai fallo in area l’arbitro di solito fischia un rigore per gli altri. Ecco, vedi: tira solo lui contro il portiere. Forse non ti ricordi ma l’avete fatto pure ad allenamento, anche se c’era un po’ di confusione su chi doveva stare dietro alla palla.
PUPO: Papà, hanno fatto gol. Uno a uno.
IO: Uno a uno, già.
PUPO: Non è che possiamo cambiare squadra?
IO: Ma siamo uno a uno, è parità. È forte anche la Juve.
PUPO: A me sembrano più forti gli altri.
IO: Pupo, non si sceglie chi tifare sulla base di una sola partita. E non si tifa chi vince.
PUPO: Ma io non voglio tifare chi vince. Voglio tifare chi gioca meglio.
IO: Ma non si tifa chi gioca meglio.
PUPO: E allora chi si tifa? Come mai hai scelto quelli bianchi e neri?
IO: Perché… Cioè, non c’è un motivo vero e proprio. Si sceglie quando si è piccoli, per chi fare il tifo.
PUPO: Eh, io sono piccolo e ho scelto: tifo per chi gioca meglio.
IO: Cioè l’Inter? Guarda che oggi gioca meglio e la settimana prossima magari gioca peggio! Una partita sola non fa testo.
PUPO: Io non tifo Inter. Tifo per chi è più forte ogni volta.
IO: Ma non si può cambiare squadra ogni volta.
PUPO: Perché no?
IO: Perché… perché così è troppo facile. Bisogna tifare sempre per una sola squadra, la stessa.
PUPO: Non mi hai convinto. Io tifo per quelli che giocano meglio.
IO: Guarda che a volte chi gioca meglio, perde. È un mondo ingiusto, abituatici.
PUPO: Vabbè, tanto adesso io vado a letto.
IO: Ecco, bravo. Ma se i tuoi amici ti chiedono, di’ che tifi Juve.
PUPO: Va bene, papà. Buonanotte.
IO: ‘notte.
(il pupo esce dalla stanza)
IO: Umpf, tifare per la squadra che gioca meglio, sperare che vincano i più forti, non vedere di buon occhio chi fa i falli e i gol irregolari… Quel bambino non ha ancora capito niente, del calcio…