Pubblico un libro, stavolta per davvero

[dropcap] H [/dropcap]o mantenuto il segreto per mesi, rodendomi il fegato, mangiandomi le mani, scaricando la tensione sulla suocera (magari!), ma adesso lo posso dire: ebbene sì, io e i miei tweet sbarchiamo in libreria. Anzi, nelle librerie, in tutte le librerie, perché abbiamo finalmente messo da parte quelle scalcagnate autoproduzioni che dimostravano troppa fiducia nel servizio postale italiano e siamo passati nelle mani dei professionisti, quelli di Fazi, casa editrice relativamente giovane ma già affermata. Non tutti la conoscono di nome, ma molti per ciò che ha pubblicato: negli ultimi anni ha infatti messo a segno dei colpi non da poco, sia sul versante commerciale (Melissa P. e la saga di Twilight su tutti) che su quello della qualità (il premio Campiello opera prima con Cesarina Vighy e il premio Bancarella con Elizabeth Strout, la scoperta di Boris Pahor e John Fante e così via).

Poi, in un colpo di pazzia, la primavera scorsa questi tizi hanno deciso di pubblicare pure me, raccogliendo in un agile libricino i miei migliori tweet dedicati alla scuola e argomenti affini.

Già in passato – molti di voi lo sanno bene – avevo fatto operazioni del genere, sia con “Avere un’adolescenza da sfigati è l’unico modo per diventare intelligenti” che con “Kill the suocera”, ma stavolta la faccenda è diversa: rispetto ad “Adolescenza” qui è diverso il titolo, diversi sono i numeri (là erano 300, ora sono più di 700 tweet), diversa – lasciatemelo dire – pure la qualità. Non sono più il twitterer alle prime armi del 2009 che non aveva idea di come costruire un tweet né tantomeno un libro; sono, invece, ormai un veterano, e qualche cosa l’ho imparata. E altre cose me le hanno insegnate gli editor che ho incontrato in questi 9 mesi di “gestazione”.

Copertina di Per chi suona la campanella
Copertina di Per chi suona la campanella

“Per chi suona la campanella”, questo il fantomatico titolo del libro che vedete qui a fianco, è quindi qualcosa di totalmente nuovo, sia per me che per voi che – esageriamo – per il panorama italiano. A quanto ne sappiamo, infatti, si tratta del primo libro non solo nato su Twitter ma addirittura tratto da Twitter, visto che è composto esclusivamente da messaggi di stato della lunghezza di 140 caratteri. Uscirà tra una ventina di giorni scarsi, venerdì 4 novembre, giusto per quando i metodici iniziano a fare acquisti per i regali natalizi, in una tiratura importante e quindi più o meno in tutte le librerie del regno (più, ovviamente, quelle telematiche, delle quali vi segnalerò appena possibile i link). Una prima corposa dose di informazioni, comunque, la potete trovare nella pagina che ho appositamente dedicato al libro.

Per il resto, questo è il sito che, assieme a quello di Fazi e alla pagina su Facebook che verrà aperta in queste ore, fungerà da coordinamento delle informazioni, quindi ogni tanto passate a darci un’occhiata (ma non mancherò nemmeno io di linkare i contenuti che vi aggiungerò via via).

Per tutte le curiosità – o almeno per quelle che mi sono venute in mente finora – visitate le Faq cliccando qui o sul punto di domanda nel menu sotto al logo.

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