[dropcap] L [/dropcap]’attenzione mediatica, si sa, va ad ondate. Basta guardare Berlusconi: non è più al governo da poche settimane e già, per trovare un po’ di spazio nelle pagine interne dei quotidiani, è costretto quasi a far arrestare il suo protetto Nicola Cosentino. Ieri, per quanto riguarda noi, è stata invece la giornata del boom, manco avessi ammazzato qualcuno (e invece, ve lo assicuro, la suocera è ancora viva e vegeta).
I fatti: intanto, di prima mattina, è uscito su Repubblica un articolo, di cui abbiamo parlato già ieri su questo stesso blog, dedicato al problema dell’amicizia tra alunni e professori su Facebook. L’articolo è stato ripreso da una miriade di siti sul web, che perlopiù hanno citato la mia dichiarazione alla giornalista Caterina Pasolini; i principali sono indubbiamente Yahoo! e il Quotidiano Italiano.
La notizia, insomma, ha cominciato a girare, tanto da interessare pure le radio. Attorno alle 16:35 di ieri, infatti, la prestigiosa trasmissione “Fahrenheit”, da anni in onda su Radio Rai 3, mi ha chiamato all’interno del suo spazio dedicato alla scuola per parlare, prendendo spunto dalle notizie di cronaca e dall’articolo di Repubblica, anche del mio libro. L’intervista potete ascoltarla integralmente qui di seguito (o nella consueta sezione dedicata alla Rassegna stampa).
Come se la giornata non fosse già abbastanza piena così, a sera è infine arrivata pure la recensione di @loffio sul suo blog. Leggetela, perché a me è piaciuta (non solo perché parla bene del libro, ma anche perché a mio avviso ne coglie probabilmente l’essenza).
ps.: se non avete capito il titolo del post, dovete ripensare a “Fahrenheit 451”, il libro di Ray Bradbury che ispira il titolo della trasmissione radiofonica; e poi magari, di sfuggita, anche a Tommaso Campanella e a ciò che rischiò in vita, se volete capire la battuta.