È finito l’anno scolastico e, in attesa degli Esami di Stato, vale la pena di fare un po’ il punto su quello che mi è successo quest’anno a scuola. Solo cose divertenti, ché su quelle tristi ci sarà modo di scrivere altrove.
«Prof, anche se non ci dà l’amicizia, abbiamo visto un sacco di sue foto su Facebook». Hello, stalking, my old friend…
Posted by Ermanno Ferretti on Sabato 27 settembre 2014
Terza: «Prof, ma è vero che filosofia si fa fino in quinta?». «Sì». «Che sfiga, che schifo. Scuola di merda!». «Ehm, sarei ancora qui…»
— Ermanno Ferretti (@scrip) 4 Ottobre 2014
«…e così Achille non raggiunge mai la tartaruga». «Come se fossero sul tapis roulant, prof». Il famoso paradosso della palestra di Zenone.
Posted by Ermanno Ferretti on Martedì 7 ottobre 2014
Insegnare al serale non è male, ma:a) ho sempre fame;b) capiscono tutto troppo in fretta e esaurisco gli argomenti;c) ho sempre fame.
Posted by Ermanno Ferretti on Giovedì 9 ottobre 2014
«Per Hegel, Kant si sbagliava». «Cioè Hegel pensava che avesse preso una Kant-onata, prof». Il bello è che poi se ne vergognava perfino lui.
— Ermanno Ferretti (@scrip) 11 Ottobre 2014
«E allora, prof, Zenone va da un tipo e gli fa: “Ok, te ascoltami, ti do ragione, però…”». «Cavolo, mi pare d’interrogare Vasco Rossi». — Ermanno Ferretti (@scrip) 15 Ottobre 2014
«Addirittura ci fu chi accusò i sofisti di essere “prostituti della cultura”». «Prof, tipo “Fate l’amore con il sapere”?». Dannata tv.
— Ermanno Ferretti (@scrip) 21 Ottobre 2014
«È un prof? La credevo uno studente». Era bello sentirselo dire, nei primi anni. Ora che me lo dicono i pensionati del serale, invece… — Ermanno Ferretti (@scrip) 23 Ottobre 2014
«Prof, ma il velo di Maya di Schopenhauer…». «Sì?». «Di che stoffa è fatto? Tulle, organza, taffetà…?». Mai insegnare filosofia a moda.
— Ermanno Ferretti (@scrip) 28 Ottobre 2014
Per dare il voto non servirebbe nemmeno interrogare. Le competenze si comprendono già perfettamente dalle domande durante le spiegazioni. — Ermanno Ferretti (@scrip) 30 Ottobre 2014
Inversione dei ruoli: gli alunni mi offrono d’andare a vedere il film su Leopardi ma io ho già speso i soldi per i Guardiani della Galassia.
— Ermanno Ferretti (@scrip) 4 Novembre 2014
«Per Socrate l’atteggiamento giusto è perciò quello dell’ignorante». «Quindi noi partiamo avvantaggiati, prof!». L’onestà prima di tutto. — Ermanno Ferretti (@scrip) 13 Novembre 2014
Interrogazione. «Prof, prof, aspetti a farmi la domanda, ché mi infilo gli occhiali così sembro più intelligente». Clark Kent al contrario.
— Ermanno Ferretti (@scrip) 24 Novembre 2014
Interrogo: «Gli eroi per Hegel muoiono male ma prima fan avanzare la storia. Tipo Hitler». «Dillo all’esame e ti bocciano. E io ti picchio». — Ermanno Ferretti (@scrip) 28 Novembre 2014
Ieri, a sei mesi dall’esame, ho scoperto che i miei studenti hanno imparato il loro inglese da Dora l’esploratrice. Voglio fare l’esterno.
— Ermanno Ferretti (@scrip) 7 Dicembre 2014
Correggo le verifiche. Una risposta s’interrompe all’improvviso, con sotto scritto: “E non so altro”. Credeva che non me ne sarei accorto. — Ermanno Ferretti (@scrip) 9 Dicembre 2014
Sussurrando: «Prof, non vorrei sentissero. Gira voce che lei abbia scritto un libro». «Vero». Faccia schifata: «Cosa?». «Ehi, non è lebbra!»
Posted by Ermanno Ferretti on Venerdì 12 dicembre 2014
Riparte MasterChef, mentre io spiego “Il Simposio” a quelli del serale. Chissà se anche Socrate disse “Vuoi che muoro?” bevendo la cicuta.
— Ermanno Ferretti (@scrip) 18 Dicembre 2014
Oggi delle ragazze di quinta sono venute a scuola in ciabatte e pigiama, per protesta. Gli indivanados avanzano e conquistano il mondo.
Posted by Ermanno Ferretti on Lunedì 22 dicembre 2014
«Prof, all’esame vorrei portare un pittore che non esiste. Inventarmi la biografia, i quadri, la poetica…». «In pratica vuoi suicidarti».
— Ermanno Ferretti (@scrip) 27 Dicembre 2014
L’impresa del giorno: ho tenuto una lezione sull’emancipazione femminile in una classe con l’89% di donne e ne sono uscito quasi indenne. — Ermanno Ferretti (@scrip) 13 Gennaio 2015
Non finirò mai di stupirmi delle perversioni dell’animo umano. Per dire, esistono persone che sono contente di andare al Collegio Docenti.
— Ermanno Ferretti (@scrip) 15 Gennaio 2015
Una cosa sul copiare la devo insegnare anch’io: se vi suggeriscono una risposta su Cartesio, non scrivetela sotto alla domanda su Pascal. — Ermanno Ferretti (@scrip) 28 Gennaio 2015
«Quindi Hobbes è contrario alla divisione dei poteri. Un attimo: voi sapete quali sono i poteri fondamentali oggi in Italia?». «No, prof». «Chi è il capo del governo?». «Boh». «Il presidente della Repubblica?». «Renzi?». «Ok, mettete da parte filosofia e, anche se non è la mia materia, parliamo di educazione civica». «Bene, prof. Così mi spiega la differenza tra destra e sinistra, ché non la so». A quel punto sono svenuto.
Posted by Ermanno Ferretti on Sabato 7 febbraio 2015
Stamattina: «Papà, posso non andare a scuola?». «Perché? Stai male?». «No. È per questo: sto benissimo a casa, potrei rovinare tutto».
— Ermanno Ferretti (@scrip) 12 Febbraio 2015
Studi anni per spiegare al meglio i grandi filosofi e loro si ricordano solo di quella volta che invece di Picasso ti uscì Picazzo. Ingrati. — Ermanno Ferretti (@scrip) 18 Febbraio 2015
«Prof, creiamo dei sillogismi?» «Sono le 23. Posso andare a casa?» A nessuno Aristotele è mai piaciuto come a quelli del serale. Purtroppo.
— Ermanno Ferretti (@scrip) 4 Marzo 2015
«Prof, ha 35 anni? Eppure sa tante cose». «In realtà non ne so tante; siete voi che non ne sapete nessuna». Saper accettare i complimenti. — Ermanno Ferretti (@scrip) 16 Marzo 2015
Compito in classe del pupo. L’inizio: «Mio papà ha 45 anni. È magro, alto; è molto in forma». Partito malissimo, ma s’è salvato in corner.
— Ermanno Ferretti (@scrip) 16 Marzo 2015
Domenica, per il Pi Greco Day, il pupo ha ascoltato una conferenza per bambini sul Paradosso di Hilbert: «In un albergo infinito e con infiniti ospiti, e quindi con le stanze tutte occupate, come si fa a trovare spazio per un nuovo ospite?». «Se ne caccia uno», ha risposto il pupo. La matematica non è difficile, in fondo.
Posted by Ermanno Ferretti on Giovedì 19 marzo 2015
Non sai realmente cosa sia il sonno fino a quando non ti trovi a interrogare su Aristotele, alle 23, i pensionati del serale.
— Ermanno Ferretti (@scrip) 19 Marzo 2015
«Ok, ora andiamo avanti». Vedo che ridacchiano. «Be’?». «Niente, prof. Stavamo aspettando che dicesse una delle sue frasi tipiche». «Frasi tipiche?». «Sì, lei ha delle frasi che ripete spessissimo, tipo “benone” o “andiamo avanti”». «Ma va’, figuratevi. Non le dico poi così spesso. Non mi pare, almeno. Sarete voi che notate solo quelle cose lì invece di ascoltare tutte le altre frasi che dico sui filosofi». «Sarà…». «Ve l’assicuro, figuratevi. I miei prof, quand’ero al liceo io, loro sì che usavano sempre le stesse frasi. La mia insegnante d’inglese era celebre perché sapeva dire solo due cose in inglese e le ripeteva all’infinito. Ogni sacrosanta lezione, per dire, cominciava con “Yesterday we analyzed…”, anche se la lezione era stata una settimana prima, perché sapeva dire solo “yesterday” e non “one week ago” o “last week”». «No, be’, prof, lei non è così, chiaro». «Benone, andiamo avanti con Freud». «…»
Posted by Ermanno Ferretti on Sabato 21 marzo 2015
Volevo ringraziare chi fa figli distanziati da molti anni perché così ho alunni che hanno sorelle della mia età e mi sento ancora giovane.
— Ermanno Ferretti (@scrip) 26 Marzo 2015
«Prof, appena mi sdraio col libro mi addormento». «Usa una scrivania». «Vuole che diventi gobba?» La vita di Leopardi rovina gli studenti. — Ermanno Ferretti (@scrip) 18 Aprile 2015
Spiego Kant: «La realtà è come la vediamo? Il mondo è composto da tre dimensioni?» «No, prof. A Gardaland c’è il cinema 4D». Povero Kant.
— Ermanno Ferretti (@scrip) 21 Aprile 2015
«…e così Agostino lasciò l’Africa e venne in Italia». «Un altro immigrato, prof? Che se ne stesse a casa sua!» Se ci fosse stato Salvini nel IV secolo d.C. la storia della chiesa cattolica sarebbe stata più complicata.
Posted by Ermanno Ferretti on Martedì 28 aprile 2015
Ho fatto i conti: in 10 anni di carriera ho corretto 10mila “da” in “dà”, “ne” in “né”, “se” in “sé”. Vinco qualcosa? Un set di penne rosse?
— Ermanno Ferretti (@scrip) 7 Maggio 2015
Bambini che hanno già capito tutto della vita pic.twitter.com/JRTQvpEIPy — Ermanno Ferretti (@scrip) 14 Maggio 2015
«L’universo, dopo l’espansione, potrebbe contrarsi». «Bene, prof: così chi ha la casa al mare farà prima ad arrivare». Astrofisica balneare.
— Ermanno Ferretti (@scrip) 15 Maggio 2015
Stamattina tutti volevano fare foto di classe. Ok, dico. Qualcuno ha perfino l’asta che usano i giapponesi per farsi i selfie. Bene, usiamola: la tengo io. Allora ci mettiamo in posa, mentre cerco la prospettiva per inquadrare tutti. Però, quando siamo pronti per lo scatto, bussano e si affaccia un’alunna di un’altra classe, che però se ne va subito, di corsa; e la sento che in corridoio dice a non so chi, con una voce bella squillante: «No, cercavo Ferretti ma è lì che si fa i selfie». Tutto questo per dire che puoi impiegare anni a costruirti la reputazione del prof serio e integerrimo, ma la puoi perdere davvero in un attimo.
Posted by Ermanno Ferretti on Martedì 26 maggio 2015
Con i 100 talleri di Kant trasformati in 100 datteri nella verifica di fine anno credo di averle viste tutte. La fame batte la filosofia.
— Ermanno Ferretti (@scrip) 29 Maggio 2015