È arrivata la primavera, e con essa le ansie dei ragazzi di quinta, che tra meno di tre mesi si troveranno impegnati nell’Esame di Stato, quello che un tempo era noto come Esame di maturità. Ansie che a me, ogni anno che passa, sembrano sempre più grandi e incontrollate, alle quali si associa una sempre minor capacità di prendere in mano la situazione, di farsi padroni non dico del proprio destino ma quantomeno della propria preparazione: a me questa – a causa della crisi, della decadenza economica e sociale del nostro paese e di mille altri motivi – pare una generazione che teme che con le sue forze non potrà mai cambiare il proprio destino e che quindi si sente perennemente bloccata tra il fare e il non fare, con un carico di nevrosi al seguito non indifferente.
Al di là di questo, io come al solito ho detto ai miei studenti di approfittare delle vacanze di Pasqua per imbastire quantomeno i collegamenti tra le varie materie perché, come sapete, la parte orale dell’esame si apre con un approfondimento che lo studente ha sviluppato su un argomento a sua scelta che si ricolleghi ai programmi delle materie dell’ultimo anno di corso.
In genere, i temi di questi approfondimenti – chiamati per far prima “tesine”, anche se il più delle volte non c’è nessun elaborato scritto – sono sempre i soliti: il fanciullino, la pazzia, il femminismo, la cultura orientale, il nazismo, l’Olocausto, la luce. D’altronde, questi sono gli argomenti che più facilmente consentono di attuare dei collegamenti tra la letteratura, la storia, la filosofia, la storia dell’arte, la fisica, l’astronomia (oltre a essere gli argomenti che si trovano già ampiamente sviluppati su studenti.it e su altri siti simili).
Io, da parte mia, insisto perché partano da un argomento che li affascina: da un libro letto (a patto che sia un libro di un qualche spessore culturale), da un film visto (idem), da una personalità a cui si guarda con interesse (idem). Il che, a volte, è più facile a dirsi che a farsi. E quindi mi sono chiesto: se fossi nei loro panni, su cosa la farei la mia tesina di maturità? Ecco alcune idee che mi sono venute in mente, cercando di restare fedele al mio diktat e quindi di sfruttare quelli che a 19 anni erano i miei interessi.
Qualcosa sui fumetti
In questo settore, che a volte anche i ragazzi di oggi indagano, c’è solo l’imbarazzo della scelta. A me piacerebbero:
• Il fumetto come mezzo politico: partendo da quello che è successo alla redazione di Charlie Hebdo, raccontare le origini del fumetto e il suo ruolo di satira sociale (da Yellow Kid ai Peanuts, per dire), collegandosi all’idea di pluralismo in John Stuart Mill, al celebre saggio pirandelliano sull’umorismo, alla satira durante la Seconda guerra mondiale (magari tirando fuori il cartone in cui Paperino fa il verso a Hitler, o Charlie Chaplin ne Il grande dittatore), a Charles Dickens in inglese.
• Più che la solita tesina sui supereroi americani, che è molto generica, ne approfondirei uno solo, ad esempio Capitan America: in storia ci si collegherebbe ovviamente alla Seconda guerra mondiale, in filosofia lascerei da parte Nietzsche e mi avventurerei invece su Bergson (per i discorsi sulla memoria), in inglese parlerei dei War Poets, in arte porterei la pop art e il new dada e il loro rapporto con i miti americani e la bandiera a stelle e strisce, mentre per quanto riguarda le materie scientifiche punterei sui progressi novecenteschi nel campo della biologia (vaccinazioni ecc.) o eventualmente userei una storia di Cap (Tempesta nella galassia, per dirne una) per parlare di viaggi nello spazio, velocità della luce e così via.
• Diamo, infine, dignità pure a un personaggio bonelliano, ché se lo meritano: una tesina potrebbe essere fatta ad esempio su Martin Mystère. Il personaggio, infatti, consentirebbe di parlare di archeologia o dei misteri della storia, delle tecniche scientifiche che vengono utilizzate nelle ricerche (datazione al carbonio), dell’evoluzionismo darwiniano (c’è pur sempre la spalla di Martin, Java), perfino di informatica (celebre la passione dell’eroe per il Mac) e di arte, visto che spesso il BVZM, come viene comunemente chiamato dai suoi fan, ha esplorato anche le vite misteriose di grandi pittori e scultori.
Qualcosa sui diritti civili
• Spesso si sentono tesine sul femminismo e sulle lotte del ’68, ma raramente ne ho sentite sulla conquista del diritto di voto alle donne o su donne specifiche: si potrebbe parlare di suffragette, di donne che si sono fatte strada nella società magari da straniere o da professioniste inizialmente emarginate (Marie Curie, Maria Montessori), di donne scrittrici (Virginia Woolf, Elsa Morante, Natalia Ginzburg), di donne pittrici e così via.
• Perché non affrontare la questione omosessuale? I collegamenti sia con l’attualità che con la storia sono infiniti: Oscar Wilde, Pier Paolo Pasolini, Truman Capote, Marcel Proust, forse anche Andy Warhol, Alan Turing, Federico Garcia Lorca e così via.
• Infine un bel tema è anche quello dell’immigrazione. Si potrebbe parlare dei migranti che hanno dato un contributo fondamentale alle società che li hanno accolti, come Albert Einstein, Enrico Fermi, Joe Petrosino, Frank Capra, Isaac Asimov, Mario Andretti, Henry Kissinger, Billy Wilder, Levi Strauss, di nuovo Marie Curie e mille altri ancora.
Qualcosa sulla guerra, o, meglio, sui soldati in guerra
• A me la guerra è sempre piaciuta, o meglio mi è piaciuta l’esperienza di guerra dei volontari e come essi la raccontavano. Quindi una tesina potrebbe essere sui romanzi che raccontavano la Prima guerra mondiale dal basso: Remarque, Hemingway, Lussu permettono di parlare sia della guerra, sia dell’Italia di allora, ma anche di letteratura inglese e italiana; inoltre si può approfondire la ricerca scientifica che portò, in quella guerra, all’uso degli aerei o della mitragliatrice; per quanto riguarda arte, infine, si può parlare di Boccioni, Sant’Elia, Macke o Schiele, morti o direttamente al fronte, o per epidemie connesse alla guerra.
E voi, su cosa fareste la vostra (eventuale) tesina di maturità?